La qualità della vita dei civili

    Se è durissima la vita delle popolazioni civili vicine al fronte di guerra che rischiano la vita, vedono le loro città distrutte e che sono costretti ad andare, come profughi, in regioni lontane dal conflitto, anche la vita nelle città lontane dal fronte è mutata, adattandosi ai nuovi ritmi imposti dai razionamenti delle risorse e dall'oscuramento notturno. Se è infatti vero che le incursioni degli aerei da bombardamento è ancora fortemente limitata da problemi tecnici, tuttavia è già un rischio possibile contro cui ci si attrezza con difese contraeree ancora rudimentali e con la costruzione di rifugi.
Il vero problema resta però il razionamento di generi di prima necessità come il cibo e il carbone da riscaldamento che diminuiscono man mano che il conflitto si protrae. Tale penuria si fa sentire soprattutto in Germania che, non potendo contare sugli apporti delle colonie e comunque sottoposta ad un rigido blocco navale, vedrà scarseggiare anche generi di primissima necessità. La popolazione subirà privazioni notevoli, strozzata dall'inflazione galoppante e dalla borsa nera senza che il governo, preoccupato soprattutto dai rifornimenti al fronte, prenda provvedimenti significativi per arginare questi fenomeni.

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